Una mostra fotografica e una serata di approfondimento per ricordare don Lorenzo Milani e la profonda attualità del suo messaggio educativo. Sono le due iniziative promosse dal 9 al 14 settembre a Spinea, nel centenario della nascita di don Milani, dalle Acli di Venezia, il Circolo Acli di Spinea, l’Oratorio Noi don Milani e la Collaborazione pastorale di Spinea.
Il filo rosso dell’iniziativa sarà la mostra fotografica “Barbiana, il silenzio diventa voce”, che sarà inaugurata sabato 9 settembre alle 9.30 nell’atrio chiesa di Santa Bertilla. Nell’occasione, interverrà il prof. Gianpietro De Bortoli, docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e profondo conoscitore della figura di don Lorenzo. Saranno presenti anche madre Francesca Lorenzet, superiora generale delle Figlie di San Giuseppe Caberlotto, e il commissario straordinario del Comune di Spinea Paola De Palma.
La mostra, che sarà visitabile tutti i giorni fino al 14 settembre dalle 8 alle 22.30, è curata dalla Fondazione don Lorenzo Milani e si compone di una trentina di panelli con circa 150 foto spesso inedite, che ripercorrono la vita di don Lorenzo dalla sua giovinezza al seminario, all’arrivo a Barbiana sino agli sviluppi della scuola, con scene delle lezioni, delle discussioni, dei momenti di vita in comune. Il significato è tutto nell’emblematico titolo dell’iniziativa, che individua nel borgo toscano quel luogo in cui dal silenzio del “non sapere” i figli dei poveri e dei contadini hanno acquisito la consapevolezza che la cultura e la parola rendono uguali.
Giovedì 14 settembre l’iniziativa sarà ulteriormente arricchita serata pubblica “Don Lorenzo Milani, prete e maestro”, in programma alle 20.45 nella chiesa di Santa Bertilla. Nel corso dell’incontro, condotto dal presidente delle Acli veneziane Paolo Grigolato, interverrà padre Gianni Criveller, missionario, direttore del Centro PIME di Milano e traduttore in cinese delle opere di don Milani.
“Nell’ambito educativo – sottolineano gli organizzatori – stiamo vivendo un tempo di emergenza. Un tempo che ci chiede di confrontarci con figure alte, per ritrovare in tutti noi il gusto e la bellezza dell’essere persone significative per le nuove generazioni. Ci auguriamo che questi eventi possano essere un’occasione per riscoprire l’attualità e l’universalità del messaggio e dell’impegno educativo di don Lorenzo, costantemente rivolto ai più fragili ed emarginati e alla creazione di una scuola (e di una società) capace di accogliere tutti e non lasciare indietro nessuno”.