“Sarajevo, scuola di pace” è il libro pubblicato dalle Acli provinciali di Venezia a sostegno del Progetto Mir Sutra, l’iniziativa rivolta agli istituti superiori della provincia di Venezia per invitarli a organizzare viaggi di istruzione nella capitale bosniaca. Scritto dalla giornalista Francesca Bellemo, “Sarajevo, scuola di pace” ripercorre l’esperienza vissuta dagli studenti dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre, pionieri di Mir Sutra, alternandola con box di approfondimento e interviste a testimoni significativi della realtà bosniaca e del ponte di amicizia che lega questa terra alle Acli veneziane.
Il libro, stampato gratuitamente da Grafica Veneta spa, sarà donato alle scuole ed utilizzato come strumento didattico negli incontri di preparazione ai viaggi d’istruzione a Sarajevo. La sua pubblicazione è stata possibile grazie alla collaborazione della Caritas Italiana in Bosnia ed Erzegovina e gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo e del Comune di Venezia. Il libro è acquistabile con un contributo minimo di 5 euro: per ricevere una copia contattare la segreteria delle Acli provinciali (tel. 0415314696, int. 8; e-mail segreteria.venezia@acli.it)
La sinossi del libro
A quasi trent’anni dall’inizio della guerra dell’ex Jugoslavia, Sarajevo è una capitale moderna, che desidera voltare la dolorosa pagina di storia che suo malgrado l’ha vista protagonista.
Ma le cicatrici, al di là dei segni delle granate sui palazzi della città, sono ancora visibili. L’accordo di pace del 1995 ha cristallizzato la situazione, sancendo la spartizione delle istituzioni e del territorio su base etnica. Ne deriva un’organizzazione dello stato estremamente complessa, incapace di sostenere percorsi di sviluppo economico, con pesanti conseguenze sulla vita della popolazione e dei giovani in particolare. Uno stallo che alimenta una pericolosa retorica nazionalista e identitaria, mettendo in pericolo la convivenza pacifica tra diverse etnie che per secoli ha contraddistinto questa terra e che già la guerra ha fortemente compromesso.
Accompagnata dalle Acli provinciali di Venezia, una scolaresca veneziana sceglie proprio Sarajevo come meta della propria gita scolastica. Si incontrano così una città densa di storia e un gruppo di diciottenni che di quella storia sono in gran parte ignari. Con l’aiuto di voci e testimoni autorevoli, un viaggio alla scoperta dei perché e delle conseguenze della guerra, tra vicoli e luoghi testimoni di alcuni degli eventi che hanno segnato in modo indelebile il Novecento europeo. Per scoprire che la pace è l’unica strada possibile.
L’autrice
Francesca Bellemo (Venezia, 1982) è laureata a Padova in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali – Diritti Umani e dal 2007 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Ha collaborato con diverse testate tra cui il quotidiano La Nuova Venezia e il settimanale diocesano Gente Veneta.
Ha pubblicato per il Patriarcato di Venezia un volume dedicato alla realtà missionaria di Ol Moran in Kenya “Sulla via di Ol Moran”, ed. Cid, 2008, e uno sull’esperienza di una giovane mestrina volontaria in Madagascar “In braccio a Giovanna”, ed. Marcianum Press, 2009. Nel 2010 ha pubblicato “Finché soffia il vento di Chernobyl” ed. Terraferma, libro-reportage sull’esperienza umanitaria in Bielorussia dell’associazione Help for Children.
Lavora dal 2009 come addetta stampa e consulente di comunicazione per aziende, associazioni e istituzioni. È mamma di Sofia e Matteo.
http://francescabellemo.com