Nuovo importante passo in avanti per la Rete dei Luoghi dei Tiepolo, l’iniziativa che vede in prima fila il Circolo Acli di Mirano per la creazione di un itinerario culturale in Italia e in Europa sulle orme di Giambattista, Giandomenico e Lorenzo Tiepolo. Il 7 febbraio la Regione Veneto ha sposato ufficialmente il progetto sottoscrivendo, tramite l’assessore regionale al Cultura Cristiano Corazzari, un protocollo di intesa con la Rete, che conta ad oggi 36 soggetti aderenti pubblici e privati (Comuni, Province, ville, musei e istituzioni) accumunati dal fatto di custodire opere dei Tiepolo.
“Siamo partiti nel 2021 – sottolinea il presidente del Circolo Acli di Mirano Alberto Sbrogiò, che in qualità di capofila della Rete ha controfirmato il protocollo – con l’idea di riunire formalmente realtà italiane ed estere per far conoscere e valorizzare le opere e i luoghi in cui operarono i Tiepolo, massimi interpreti della pittura veneziana ed europea del Settecento. L’auspicio è di favorire lo sviluppo del territorio attraverso un turismo culturale attento ai temi della sostenibilità ambientale e sociale, creando anche nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i più giovani”. L’adesione formale della Regione Veneto rappresenta uno snodo molto significativo, rafforzando, sottolinea Sbrogiò, “la possibilità di coinvolgere altri importanti luoghi dei Tiepolo all’estero, come il Palazzo Reale di Madrid e il museo Jacquemart-André di Parigi, e di costruire il dossier per la candidatura dell’itinerario al Consiglio d’Europa”.
Nel corso della cerimonia della firma, tenutasi a Palazzo Ferro Fini alla presenza anche dei rappresentanti di altri enti aderenti alla Rete, l’assessore Corazzari ha sottolineato come “il protocollo d’intesa valorizza la collaborazione tra Consiglio, Commissione Cultura e Giunta regionale e la strategia di progetti condivisi che costituisce lo spirito della legge regionale sulla cultura. La valorizzazione del ricco e complesso patrimonio culturale del Veneto richiede, infatti, la piena sinergia tra istituzioni. Il merito di questo progetto è valorizzare una delle figure più rappresentative del patrimonio culturale del Veneto e mettere in moto ulteriori iniziative culturali e di promozione del territorio”.
“Obiettivo del protocollo – afferma Francesca Scatto, che in qualità di presidente della commissione Cultura del Consiglio veneto ha promosso l’iniziativa – è valorizzare il patrimonio culturale e turistico dei territori che conservano le opere dei tre Tiepolo, rafforzando l’idea che la cultura unisce e crea legami che fanno crescere l’intera società”. Oltre a favorire la conoscenza delle opere dei Tiepolo nei territori dove esse sono custodite, attraverso la collaborazione con scuole e istituzioni locali, il protocollo intende sviluppare itinerari tematici alternativi ai percorsi turistici di massa, attraverso l’uso di tracciati ciclabili e ciclo-pedonali, su scala locale, regionale e transnazionale, con il coinvolgimento degli operatori economici e le associazioni che operano nei territori.
Alla cerimonia ha partecipato da remoto anche Damian Dombrowski, storico dell’arte dell’Università di Würzburg, la città della Baviera dove Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico hanno lasciato un grandioso segno della loro arte nella residenza dei principi-vescovi. “I Tiepolo hanno lavorato in Germania, Spagna, Polonia, chiamati dai principi di tutta Europa. Nelle loro rappresentazioni, polifoniche e polifocali, troviamo la percezione moderna dell’interdipendenza tra Europa e il mondo e l’apertura anticipatrice alle culture degli altri continenti. L’arte dei Tiepolo rappresenta un modello per un Europa moderna, aperta, curiosa, meno razzista e attenta al protagonismo della figura femminile”.