Arriva la bella stagione, è ora di sfruttare il Bonus Tende

Con l’arrivo (speriamo) della bella stagione e dei primi caldi, in molti staranno pensando di installare sulla propria abitazione le tende parasole o altri sistemi di schermatura solare. Per questo tipo di intervento, a determinate condizioni, è possibile sfruttare il cosiddetto “Bonus Tende”, già in vigore da qualche anno e confermato anche per il 2024.

L’agevolazione consiste in una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in posa di schermature solari o chiusure tecniche mobili oscuranti, su una spesa massima pari a 60.000 euro. Importante notare che per il 2025 potrebbero cambiare molte cose: salvo proroghe o nuovi interventi normativi, l’aliquota potrebbe scendere al valore ordinario del 36%, con un tetto di spesa di 48.000 euro.

Rispetto allo scorso anno, cambia la modalità di recupero dell’agevolazione. Il bonus infatti può essere recuperato solo sottoforma di detrazione sull’Irpef, scaglionata in dieci quote annuali di pari importo, mentre non è più possibile utilizzare lo sconto diretto in fattura o la cessione del credito d’imposta.

È importante sottolineare come sia possibile beneficiare del bonus soltanto se sono rispettate alcune caratteristiche tecniche. Le schermature devono essere applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili/smontabili. Devono inoltre essere a protezione di una superficie vetrata e, importante, devono essere orientate da est a ovest passando per sud. Quindi, ad esempio, tende installate su pareti rivolte a nord, nord-est e nord-ovest non possono godere del bonus.

Rientrano tra le spese detraibili anche lo smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti, la fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo, le prestazioni professionali necessarie alle operazioni e le opere provvisionali e accessorie.

Per ottenere la detrazione i pagamenti delle opere devono essere tracciabili, occorre fornire le ricevute dei bonifici e dalle fatture relative alle spese sostenute. Bisogna inoltre richiedere al fornitore le schede tecniche e le attestazioni di prestazione previste dalla normativa. Il tutto, compresa una scheda descrittiva dell’intervento e l’asseverazione di un tecnico abilitato, va inviato all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

I consulenti di Caf Acli Venezia sono a completa disposizione per consulenze e per l’assistenza nel disbrigo di tutte le pratiche necessarie.

(foto di Omar Sotillo Franco da Unsplash)

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