Novità importanti sul fronte assegno unico, la rivoluzione – ormai in rampa di lancio -nell’ambito degli aiuti economici alle famiglie con figli. Mentre continua il dibattito su come rendere il più possibile equa la nuova misura (leggi qui il contributo e le proposte delle Acli), sono già molte le richieste che stanno arrivando ai nostri uffici da parte di utenti interessati a capire come e quando si partirà. Cerchiamo allora di fissare alcuni punti.
Innanzitutto chiariamo che in questo momento non è possibile presentare alcun tipo di domanda, perché mancano decreti attuativi e procedure ufficiali. L’unica certezza è che, per ottenere l’assegno, occorrerà essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità, in quanto l’importo spettante varierà in base a questo indicatore (qui tutte le informazioni per richiedere l’ISEE tramite gli sportelli Caf Acli Venezia)
Sulle tempistiche in generale, nelle ultime settimane sono state cambiate un po’ le carte in tavola. La misura infatti andrà pienamente a regime dal 1° gennaio 2022 e non, come inizialmente previsto, dal 1° luglio di quest’anno. Uno slittamento dovuto al ritardo dell’iter legislativo, che tecnicamente non ha permesso di rispettare il termine di luglio. In realtà già dalla prossima estate l’assegno unico muoverà i primi passi: con una misura ponte sarà infatti corrisposto un contributo alle categorie (autonomi e disoccupati) che attualmente non percepiscono forme di sostegno per i figli a carico, mentre i lavoratori dipendenti che già percepiscono gli assegni famigliari dovrebbero ricevere un importo maggiorato.
Detto questo, i contorni della misura sono già delineati e chiari fin dal nome, “assegno unico e universale”. “Universale” nel senso che sarà estesa a qualunque famiglia abbia al suo interno dei figli fiscalmente a carico (dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di età), comprese come detto le categorie (autonomi, disoccupati, incapienti) che finora non hanno goduto di alcun sostegno.
Per quanto riguarda invece l’aggettivo “unico”, il nuovo assegno semplificherà il quadro degli aiuti alle famiglie, ricomprendendo in un unico sussidio tutte le misure attualmente in vigore. Saranno infatti automaticamente aboliti le detrazioni fiscali per i figli a carico, gli assegni al nucleo familiare, gli assegni al nucleo per le famiglie numerose, il bonus bebè, il Bonus Bebé il premio alla nascita e il fondo natalità per le garanzie sui prestiti. Al contrario, l’assegno sarà compatibile con altre forme di sostegno al reddito, come il reddito di cittadinanza o eventuali altri assegni regionali e locali.
Infine, per quanto riguarda il valore, l’assegno avrà un importo massimo di 250 euro a figlio. Nella cifra confluirà una parte fissa uguale per tutti i nuclei e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia valutato sulla base dell’ISEE.