Bonus casa ridotti ma ancora in vigore: tutte le novità per il 2025

caf-acli-venezia-seconda-rata-saldo-imu-dicembre

Come ampiamente previsto, la legge di Bilancio 2025 ha notevolmente ridimensionato la “galassia” dei bonus casa, pur prorogandoli per il triennio 2025-2027. La scure si è abbattuta in particolare sulle aliquote, che sono state abbassate e uniformate. L’unica eccezione riguarda il Superbonus, che pur lontano dal valore originario del 110%, manterrà comunque un’aliquota rialzata al 65% rispetto agli altri bonus, sparendo però, salvo ulteriori proroghe, già dal 2026.

Le novità riguardano appunto le sole aliquote, poiché a livello regolamentare non è cambiato nulla: sono state infatti confermate tutte le procedure relative alle modalità di pagamento, al numero di rate per il recupero delle detrazioni in denuncia dei redditi, alla natura dei diversi lavori suscettibili di bonus. Con l’aiuto di Caf Acli vediamo quindi in carrellata i benefici di cui si potrà usufruire, a partire da quest’anno, per il prossimo triennio. Le sedi Caf Acli della provincia di Venezia sono a disposizione per assistenza e consulenze

Il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus sono stati prorogati fino al 2027 e saranno sempre recuperabili in dieci rate di pari importo nelle altrettante dichiarazioni dei redditi presentate a partire dall’anno successivo al pagamento dei lavori. Il cambiamento riguarda l’abbassamento delle aliquote, con inoltre l’introduzione di una distinzione tra abitazione principale e tutti gli altri fabbricati. Sia per le ristrutturazioni che per il risparmio energetico, le prime case potranno usufruire nel 2025-206 di un bonus del 50%, mentre per gli altri fabbricati l’aliquota sarà pari al 36%, Nel 2027 poi si scenderà rispettivamente al 36% e al 30%. Resta invece la distinzione rispetto ai volumi di spesa soggetti a detrazione. Il bonus ristrutturazioni continuerà quindi a essere applicato entro la soglia di spesa pari a 96.000 euro, mentre l’Ecobonus (di cui decade non solo l’aliquota ordinaria al 65%, ma anche le altre maggiorazioni fino al 75-85% che erano assicurate sui lavori condominiali) manterrà comunque la distinzione fra le tre soglie massime di spesa a seconda della tipologia dei lavori eseguiti. Possono infatti beneficiarne, ad esempio, gli interventi per l’installazione di pannelli solari, l’installazione di caldaie a condensazione o la posa di schermature solari (come le tende parasole). 

Il Superbonus, come detto, è stato ribassato al 65% per quello che dovrebbe essere il suo ultimo anno di applicazione. Un depotenziamento ulteriormente rafforzato dalla data limite fissata dal legislatore per l’avvio dei lavori, ovvero il 15 ottobre 2024. Questo significa che le spese sostenute nel 2025 saranno detraibili solo se i lavori risultavano già avviati a tale data. Non spetterà invece per quegli interventi che, avviati dal 16 ottobre 2024 in poi, dovessero poi proseguire nel 2025.

A sorpresa invece è confermato per un altro anno il Bonus Mobili, che nelle previsioni doveva essere abrogato. Invece sarà utilizzabile per spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, con le stesse identiche modalità del 2024: 50% di detrazione, recuperabile in dieci anni, entro una soglia di spesa pari a 8.000 euro sull’acquisto di arredi o elettrodomestici di classe A, ovviamente a patto di aver eseguito una ristrutturazione o manutenzione straordinaria nello stesso immobile a cui i nuovi arredi/elettrodomestici sono destinati.

È stato infine abrogato il Bonus Verde: l’agevolazione per la sistemazione di giardini e aree verdi ha chiuso definitivamente la sua corsa il 31 dicembre 2024.

Iscriviti alla nostra newsletter

Procedendo con l'iscrizione dichiari di accettare i termini e le condizioni per il trattamento dei dati personali in base al GDPR 2016/679.