Bonus facciate, mobili e verdi: tante occasioni per rinnovare casa!

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Tante conferme e qualche novità (ma in positivo) per i bonus fiscali legati alla casa. L’ultima Legge di bilancio, infatti, ha confermato in blocco anche per il 2021 il Bonus verde e il Bonus facciate, mentre ha reso ancor più vantaggioso il Bonus mobili. In tutti e tre i casi, le detrazioni vengono spalmate su dieci anni, tramite altrettante quote di pari importo. 

Per quanto riguarda il Bonus verde è stata confermata la detrazione fiscale al 36% per le spese sostenute fino al prossimo 31 dicembre per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti. Per “sistemazione a verde” si intende un insieme di interventi straordinari che riguardino l’intero giardino o area verde interessata, e che portino appunto alla sua “sistemazione” ex novo o per lo meno a un profondo rinnovamento. Possono beneficiare del bonus, fino a un tetto di spesa di 5.000 euro (quindi con una detrazione massima ottenibile di 1.800 euro) lavori per impianti di irrigazione, riqualificazione di prati, grandi potature, fornitura di pianti ed arbusti, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. 

Confermato per tutto il 2021 anche il Bonus facciate, con una detrazione del 90%, tra l’altro senza tetti di spesa massima, per interventi di recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici. Un’opzione particolarmente vantaggiosa, anche considerando che sono ricompresi anche lavori di manutenzione ordinaria di sola pulitura o tinteggiatura esterna.  

Infine cambia, ma in meglio, il Bonus mobili: resta fissata al 50% l’aliquota della detrazione, ma viene innalzato da 10.000 a 16.000 euro il tetto massimo di spesa (con la detrazione massima che passa di conseguenza da 5.000 a 8.000 euro).  Presupposto fondamentale per accedere al bonus è che l’acquisto sia legato all’esecuzione di lavori di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria iniziati dopo il 31 dicembre 2019. Detto ciò, la detrazione spetta unicamente per l’acquisto di mobili (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze, comodini, materassi, apparecchi di illuminazione) e di elettrodomestici nuovi. Questi ultimi, se si tratta di apparecchiature per le quali è prevista l’etichetta energetica, devono essere di classe non inferiore alla A+ (alla A, in caso di forni e lavasciuga).  

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