Dopo un lungo tira e molla parlamentare, il Bonus Psicologo è arrivato al traguardo. Una misura divenuta popolare ancor prima della sua attuazione, a testimonianza della necessità di un intervento per alleviare gli effetti della pandemia sulla salute mentale. D’altronde, come sottolinea l’ordine degli psicologi, in epoca Covid il 31% della popolazione al di sopra dei 18 anni ha una situazione di stress psicologico significativo, mentre tra i più giovani questa percentuale sale addirittura al 50%.
In attesa della conclusione definitiva dell’iter legislativo e del decreto del Ministero della salute che definirà modalità e tempistiche, è già possibile indicare la fisionomia generale di questa nuova misura. Innanzitutto il Bonus Psicologo andrà ad aggiungersi all’ampio ventaglio di bonus e forme di sostegno al reddito per i quali è necessario l’ISEE: sarà infatti possibile richiederlo solo se si sarà in possesso di un’ISEE in corso di validità inferiore a 50.000 euro.
Sarà possibile richiedere un contributo massimo di 600 euro a persona, erogato sotto forma di rimborso a coloro che sosterranno, o stanno già sostenendo, dei costi per sedute di psicoterapia con uno psicologo iscritto all’albo. Considerando che la dote iniziale del bonus è di 10 milioni di euro, si stima che potranno beneficiarne circa 16 mila persone.
In attesa di interventi strutturali, come il potenziamento della presenza degli psicologi nella sanità pubblica, trova dunque una prima risposta il disagio mentale provocato dalla pandemia, che come Acli veneziane avevamo già intercettato e approfondito due anni fa.