Cantiere aperto: il 9 maggio convegno delle Acli sulla sicurezza sul lavoro

Un cantiere aperto, da tutti i punti di vista. Quello della sicurezza dei luoghi di lavoro è un ambito su cui non si riflette e non si agisce mai abbastanza. Per questo motivo, a pochi giorni dal Primo Maggio, le Acli provinciali di Venezia propongono “Cantiere aperto – Idee in comune per una (vera) sicurezza sul lavoro”, un momento di approfondimento per ragionare, dati alla mano, su questo tema. L’appuntamento è per venerdì 9 maggio alle 9.30 al Centro Cardinal Urbani di Zelarino (via Visinoni 4/C, https://maps.app.goo.gl/EnRwSUYJgqoQn6jU7).

All’incontro, moderato dal giornalista della Nuova Venezia Francesco Furlan, interverranno la direttrice regionale INAIL Enza Scarpa, i rappresentanti di Confindustria Veneto Est Loredano Grande (delegato della presidenza all’Ambiente e alla Sicurezza) ed Elena Bonafè (Responsabile Area, Ambiente, Energia, Sicurezza e Sostenibilità) e il presidente nazionale del Patronato Acli Paolo Ricotti.

Grazie anche alla lettura delle statistiche sugli incidenti sul lavoro da parte dell’INAIL, cercheremo di tratteggiare le sfide per la sicurezza che riguardano specificatamente il nostro territorio. Con il valore aggiunto della visione e dell’esperienza del Patronato Acli, da sempre al fianco dei lavoratori anche sul fronte degli infortuni e delle malattie professionali.

“A pochi giorni dal Primo Maggio – sottolinea Pierangelo Molena, presidente delle Acli provinciali di Venezia – vogliamo proporre un momento di approfondimento su uno dei temi chiave del mondo del lavoro. Cercheremo di far emergere anche in questo ambito le specificità del nostro territorio, tenendo conto da un lato delle peculiarità del tessuto produttivo del Veneziano, dall’altro della sempre più alta incidenza, nel settore turistico ma non solo, della manodopera di origine straniera”.

“Contiamo che possa essere un’occasione di confronto tra istituzioni, imprese, sindacati e associazioni, per condividere buone pratiche già in atto e tracciare la rotta per un modello di sicurezza sempre più inclusivo, a tutela del benessere di tutti coloro che contribuiscono allo sviluppo delle nostre comunità”.

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