È in uscita il nuovo numero di Tempi Moderni, il periodico d’informazione delle Acli provinciali di Venezia. Un numero, il primo di questo 2022, che non può non fare i conti con il conflitto in Ucraina e con le sue conseguenze sull’economia, gli equilibri internazionali e, soprattutto, la vita di milioni di persone, a partire da chi sta vivendo direttamente sulla sua pelle il dramma della guerra.
“C’è poco da fare – sottolinea nell’editoriale il presidente delle Acli veneziane Paolo Grigolato -. Siamo un’umanità in perenne in ritardo. Siamo stati capaci di scrivere le meravigliose pagine della Carta dei Diritti dell’uomo solo dopo essere passati per le immani tragedie della Seconda guerra mondiale e dell’Olocausto. Ma poi lentamente ci scordiamo tutto. Forse pensiamo che non succederà mai più, che abbiamo imparato la lezione, che ci siamo vaccinati definitivamente. Ma così non è. Perché quando una guerra ha una sua data di inizio, lo stiamo vedendo anche in questo caso, difficile è prevederne la conclusione.”.
Per questo oggi più che mai “abbiamo bisogno di azioni culturali che già dovevamo intraprendere da molto. Allora pensiamo ad attività formative, rivolte in primis ai giovani, affinché si raggiunga una consapevolezza reale del male della guerra. Pensiamo al ruolo delle scuole, che a partire dalla storia delle due guerre mondiali vadano a far crescere la cultura della Pace. Pensiamo, nei nostri dei Comuni, ad assessorati con delega alla Pace per consolidare questi percorsi, attribuendo alla politica locale il compito di responsabilizzare e promuovere ad una cittadinanza attiva anche su questi temi.”.
All’analisi degli effetti della guerra è dedicato ampio spazio. Da un lato l’intervista a Daniele Bombardi, coordinatore di Caritas Italiana per il Sud-Est Europa, che da Sarajevo ci guida in uno sconfortante ma istruttivo parallelo tra i fatti di oggi e quanto avvenuto nella ex Jugoslavia nei primi anni Novanta. Dall’altro la testimonianza delle rifugiate ucraine che abbiamo accolto nei nostri corsi di italiano per stranieri, sospese tra incertezza, smarrimento e la speranza di poter tornare a casa.
Ampio spazio anche al resoconto dei festeggiamenti del Primo Maggio a Martellago, tornati finalmente in piazza e accompagnati dal convegno sul tema lavoro e famiglia promosso in collaborazione con la Diocesi di Treviso, e all’inaugurazione della nuova sede dei Servizi Acli di San Donà di Piave, con l’intervento del presidente delle Acli nazionali Emiliano Manfredonia.
Come di consueto, la versione cartacea di Tempi Moderni è inviata direttamente a casa di tutti i nostri soci ed è in distribuzione in forma gratuita presso le sedi Acli della provincia di Venezia. In alternativa è consultabile anche on line in formato pdf, sempre gratuitamente.
(foto di Sunguk Kim da Unsplash)