Bombe sull’Ucraina. Guerra in Europa. Il dramma dei profughi. L’azione pacifista. L’aiuto possibile. In questo momento così complesso, in cui tutti ci sentiamo disorientati davanti al dramma in atto, le Acli del Veneto propongono un incontro online per provare a capire e approfondire le cause e le implicazioni del conflitto.
L’appuntamento è per martedì 15 marzo alle 20.30 sulla piattaforma Zoom (per partecipare cliccare su questo link, ID riunione 892 5915 5176). La serata, introdotta dal presidente delle Acli regionali Andrea Citron, sarà impreziosita in particolare dalla testimonianza di Iaryna Khomtsii, collega della sede del Patronato Acli di Leopoli, che si collegherà direttamente dall’Ucraina per darci una testimonianza dal campo su quanto sta accadendo e sull’impegno nella gestione dell’imponente flusso di persone in fuga dal paese. Interverranno inoltre Nona Mikhelidze (responsabile di ricerca dell’Istituto Affari Internazionali, esperta di politica estera russa), Andrea Causin (senatore e componente della Commissione Difesa) e Mauro Montalbetti (presidente di Ipsia, l’ong delle Acli).
Nel frattempo la Direzione nazionale delle Acli ha ribadito la radicale opzione per la pace che da sempre contraddistingue l’impegno della nostra associazione. Si vuole così sottolineare come la logica delle armi non sia la via della pace, pur essendo evidente la differenza fra aggressore ed aggredito, oppresso ed oppressore. Va dunque ripristinato il diritto internazionale, mettendo fine all’aggressione russa contro la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Ma la soluzione si può trovare solo al tavolo dei negoziati, che poi è quello che chiedono le piazze di tutto il mondo, comprese quelle russe (in condizioni tanto più difficili delle nostre) per una pace giusta e duratura.