Da qualche tempo la comunità parrocchiale di Zelarino è impegnata in un percorso di accoglienza dei migranti legato ai corridoi umanitari promossi da Caritas Italiana. Un percorso che, proprio in questi giorni, si è concretizzato con l’arrivo di Berthe e Gaeel, due donne camerunensi sbarcate in Italia a fine novembre con un volo umanitario. Con loro un’altra cinquantina di persone, tutte provenienti dai campi profughi del Niger.
Terminato il periodo di quarantena, Berthe e Gaeel saranno ufficialmente presentate alla comunità martedì 14 dicembre, nel corso di una serata promossa dalla Caritas Veneziana e dal Circolo Acli Interculturalità (dalle 20.30 nella Sala Nuovo Patronato della parrocchia di Maria Immacolata e san Vigilio). All’aspetto umano e relazionale si unirà anche un momento informativo. Oltre a Stefano Enzo (direttore Caritas Veneziana) e a Paolo Grigolato (presidente Acli Venezia), interverrà infatti Caterina Boca, consulente legale di Caritas Italiana. “Sarà l’occasione – spiega Silvia Cavallin, presidente del Circolo Acli Interculturalità – per conoscere in maniera più approfondita i corridoi umanitari, per comprenderne il funzionamento e gli aspetti storici e giuridici”.
I corridoi rappresentano in questo momento l’unico modo sicuro per dare protezione a chi scappa da guerre e persecuzioni, evitando i pericoli purtroppo noti dei viaggi della speranza attraverso il deserto e il Mediterraneo. Un’iniziativa virtuosa con ricadute positive non solo per chi è accolto. “Crediamo che a beneficiarne siano anche le comunità che accolgono – sottolinea Cavallin –, che hanno la possibilità di sperimentare una solidarietà concreta e di dare un contributo, piccolo ma molto significativo, per rispondere in modo umano e solidale alla grande sfida dei flussi migratori. Per questo abbiamo intitolato la serata “Verso un noi più grande”. E per questo contiamo che quanto verrà detto e raccontato possa essere “contaminante”, spingendo, magari attraverso la rete dei Circoli Acli, altre comunità a intraprendere questo percorso”.
Per le misure di contenimento dell’emergenza Covid la serata sarà aperta ad un massimo di 70 persone, con obbligo di Green pass. Prenotazione obbligatoria compilando il modulo raggiungibile da questo link.
(foto di Belinda Fewings da Unsplash)