Si avvicinano i click day per il Decreto Flussi: dal 18 marzo scattano infatti le giornate per la presentazione delle istanze da parte dei datori di lavoro per l’ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari. In tutto quest’anno sono disponibili 151 mila quote per motivi di lavoro subordinato (89.050 per lavoratori stagionali e 61.950 per lavoratori non stagionali) e 9.500 quote per addetti all’assistenza familiare.
Ricordiamo che il datore di lavoro interessato ad impiegare un cittadino straniero deve presentare una domanda di nulla osta e ottenere una quota. Una volta emesso il nulla osta, è possibile richiedere il visto di ingresso per motivi di lavoro presso il consolato italiano nel paese in cui si trova il lavoratore.
L’invio delle domane può avvenire solo con modalità telematica. A partire dal 29 febbraio è possibile precompilare le domande, utilizzando il modulo apposito sul Portale ALI, a cui si accede con SPID o CIE. Sull’home page del portale sono inoltre presenti le indicazioni e i suggerimenti per l’invio vero e proprio delle domande, per il quale sarà necessario attendere i click day in programma secondo il seguente calendario (sempre a partire dalle ore 9.00): 18 marzo per lavoratori subordinati non stagionali, 21 marzo per addetti all’assistenza familiare, 25 marzo per lavoratori subordinati stagionali.
In teoria l’invio delle domande sarà possibile fino al prossimo 31 dicembre 2024. In realtà le quote si esauriscono già nei primi minuti del click day, riducendo al minimo le possibilità di accoglienza per le istanze presentate nei giorni successivi.
Scendendo nei dettagli dei vari settori, per collaboratori e assistenti familiari (cosiddette “badanti”) è possibile presentare domande per lavoratrici e lavoratori di qualsiasi nazionalità La retribuzione prevista deve essere conforme al CCNL del lavoro domestico e comunque non inferiore a € 534,41 mensili. Il datore di lavoro deve avere una capacità reddituale di 20 mila o 27 mila euro in relazione al nucleo familiare. Il datore di lavoro affetto da patologie o disabilità, che intende assumere persona addetta alla sua assistenza, non deve dimostrare il requisito reddituale.
Per quanto riguarda i lavoratori subordinati non stagionali, la richiesta potrà essere presentata da datori di lavoro con reddito imponibile o fatturato di almeno 30 mila euro e per lavoratori provenienti da paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l’Italia (Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina). I lavoratori potranno essere impiegati nei seguenti settori: autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, pesca, acconciatori, elettricisti e idraulici.