Sono aperti dal 3 giugno i termini per la richiesta di accesso al Fondo San Nicolò, lo strumento messo in campo dal Patriarcato di Venezia per sostenere economicamente le persone e le famiglie che, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno subito una drastica riduzione delle possibilità di lavoro e quindi della capacità di sostentamento. All’iniziativa partecipano anche le Acli provinciali di Venezia, che attraverso la propria segreteria garantiranno supporto e assistenza per la presentazione delle domande.
Il Fondo è stato costituito con una prima dotazione di 350.000 mila euro, provenienti dai fondi per la carità del Patriarcato di Venezia e dal recente stanziamento straordinario dei fondi dell’8×1000. Un’azione concreta ed estremamente significativa, in un momento in cui si sta manifestando una sempre più acuta “pandemia sociale” che vede la crisi economica e sociale prendere progressivamente il posto dell’emergenza sanitaria.
I requisiti e le modalità per presentare la domanda sono dettagliati nella pagina dedicata al fondo nel sito del Patriarcato di Venezia. L’iniziativa è rivolta ai residenti nel territorio del Patriarcato, in particolare a persone che hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza Covid-19, lavoratori precari, autonomi e liberi professionisti. Il contributo erogato può variare da 350 euro (in caso di persone singole) a 750 euro (in caso di famiglie con 3 o più figli) e sarà reiterabile per un massimo di tre mesi, salvo esaurimento del fondo.
Le Acli provinciali di Venezia sono a disposizione per l’assistenza nella compilazione della domanda e dei relativi documenti: in caso di necessità è possibile scrivere all’indirizzo mail segreteria.venezia@acli.it o telefonare al 333.1887649, numero attivo esclusivamente per le richieste relative al Fondo San Nicolò.
“Siamo grati al Patriarcato di Venezia – sottolinea il presidente delle Acli veneziane Paolo Grigolato – per averci coinvolti in questa iniziativa. Come emerso dall’indagine che abbiamo recentemente realizzato nel nostro territorio, quella economica è sicuramente la principale preoccupazione all’interno delle nostre comunità. Siamo dunque lieti di poter partecipare ad un progetto che cerca di rispondere in modo molto concreto a questo bisogno. La speranza è di riuscire a dare un aiuto a tante persone e famiglie, mettendole nelle condizioni di superare questo momento e di poter presto tornare a camminare sulle proprie gambe. Senza dimenticare l’auspicio di Papa Francesco affinché questo momento ci aiuti a riscoprire il nostro essere fratelli”.
Anche per questo motivo, le Acli veneziane invitano tutti i propri soci e utenti a sostenere l’iniziativa, versando contributi che permettano al Fondo San Nicolò di essere operativo anche al di là della dotazione iniziale. I contributi sul conto corrente intestato a Diocesi Patriarcato di Veneazia, IBAN IT 65 D030 6909 6061 0000 0006 662 (causale “Fondo San Nicolò”). Ricordiamo che le offerte da parte di persone fisiche e aziende sono deducibili secondo le norme previste dal Decreto Cura Italia.