Il 24 luglio, in occasione della seconda Giornata dei Nonni e degli Anziani, le Acli e la Fap Acli hanno ribadito il loro impegno quotidiano a sostegno delle persone anziane, auspicando che questa giornata possa rappresentare l’occasione per riflettere sul ruolo che ricoprono nella nostra società.
Il tema di quest’anno, scelto e voluto da Papa Francesco e ribadito nel suo messaggio, è “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92,15). Troppo spesso, infatti, la “cultura dello scarto” costringe gli anziani alla marginalità e all’esclusione dalla vita attiva, con grave danno anche di tutto il contesto sociale, che perde un patrimonio di storia e memoria. Per questo è necessario rivedere la rappresentazione sociale della vecchiaia nel segno della piena dignità della persona e del suo diritto ad essere riconosciuta e rispettata lungo tutto l’arco della vita, in cui sempre è chiamata a “portare frutti”, nella vita familiare e nel più ampio contesto sociale.
Non può essere l’utilità il criterio per valutare una vita, ma la sua preziosità insostituibile, il suo originale e unico apporto a costruire relazioni e legami. Si tratta di riconoscere un tesoro di saperi che nel tessuto familiare e sociale può seminare speranza e generare futuro. “La vecchiaia – scrive Papa Francesco nel suo messaggio – non è un tempo inutile in cui farci da parte tirando i remi in barca, ma una stagione in cui portare ancora frutti: c’è una missione nuova che ci attende e ci invita a rivolgere lo sguardo al futuro. La speciale sensibilità di noi vecchi, dell’età anziana per le attenzioni, i pensieri e gli affetti che ci rendono umani, dovrebbe ridiventare una vocazione di tanti. E sarà una scelta d’amore degli anziani verso le nuove generazioni. È il nostro contributo alla rivoluzione della tenerezza, una rivoluzione spirituale e disarmata di cui invito voi, cari nonni e anziani, a diventare protagonisti”.
Le Acli e la Fap Acli auspicano uno “sguardo comprensivo e tenero” su ogni fragilità umana, per una piena umanizzazione della nostra società. Gli anziani rappresentano l’architrave per costruire quella cultura della tenerezza, della custodia reciproca e della memoria condivisa, tanto desiderata da Papa Francesco.
(foto di Johan Mouchet on Unsplash)