Il Bonus 200 euro è uno degli argomenti del giorno. Se ne parla molto, se ne sa già tutto (anche se alcuni passaggi restano da definire) e in tanti hanno già cominciato a chiedere informazioni ai nostri uffici. Proviamo a fissare allora qualche paletto, partendo da quanto pubblicato in questi giorni in Gazzetta Ufficiale.
Stiamo innanzitutto parlando di un contributo una tantum, erogato cioè una sola volta e in un’unica soluzione come forma di aiuto alle famiglie in questo periodo segnato da forti rincari nella scia del conflitto in Ucraina. In linea generale arriverà nel mese di luglio, con formule diverse a seconda della specifica categoria a cui appartiene il destinatario.
Le tre domande principali che stiamo ricevendo sono: occorrerà presentare l’ISEE? C’è un limite di reddito oltre il quale il bonus non verrà erogato? Servirà presentare domanda? Per la prima domanda la risposta è un secco no: per ricevere il bonus non servirà avere un ISEE in corso di validità. La misura è infatti rivolta alla singola persona e quindi non sarà tenuto in considerazione l’ISEE, che invece riguarda la situazione economica e patrimoniale dell’intero nucleo familiare.
Per lo stesso motivo, e veniamo alla seconda domanda, il discrimine sarà il reddito del beneficiario, che dovrà essere inferiore a 35.000 euro lordi. Per calcolare questo tetto saranno tenuti in considerazione i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva. Non rientreranno nel conteggio altre voci come il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, i trattamenti di fine rapporto, gli assegni familiari e l’assegno unico universale.
Per la terza domanda, invece, la risposta è più sfumata. La maggior parte dei destinatari non dovrà fare alcuna domanda, ma alcune categorie di beneficiari sarà tenuta a presentare un’apposita istanza all’INPS. Non dovranno presentare domanda i lavoratori dipendenti (che riceveranno il contributo automaticamente con la retribuzione di luglio), pensionati (a cui i 200 euro saranno pagati d’ufficio dall’ente pensionistico di riferimento sul cedolino di luglio/agosto), percettori di Naspi e di Reddito di cittadinanza. Nel caso del RdC il contributo sarà erogato solo se nessuno dei componenti del nucleo non sia anche destinatario del bonus 200 euro in qualità di dipendente, pensionato, autonomo, ecc.
Per quanto riguarda autonomi e professionisti, le modalità di erogazione dell’indennità saranno stabilite a breve dal Ministero del Lavoro. Per tutte le altre categorie, invece, è già stata stabilità la necessità di presentare apposita domanda all’INPS, secondo le procedure che saranno indicate prossimamente dallo stesso Istituto. Si tratta dei lavoratori autonomi privi di partita IVA, lavoratori domestici, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori stagionali e lavoratori dello spettacolo.