Niente più ribasso a 70 euro, durato solo per il 2024. Nel 2025 il canone RAI torna all’importo annuale di 90 euro, com’era stato fino al 2023. Nel caso delle utenze già attive dal 2024, l’importo delle singole rate addebitate ai titolari di utenza elettrica residenziale tornerà a 9 euro (da 7 che erano) nell’arco dei soliti 10 addebiti mensili (da gennaio ad ottobre) applicati sulla bolletta. Un motivo in più per capire se si ha o meno diritto all’esenzione dal canone Rai.
La prima fattispecie è il non-possesso di un apparecchio televisivo, e riguarda appunto i titolari di utenze elettriche che non detengono un apparecchio televisivo nell’abitazione principale. In questo caso occorre inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita istanza entro il 31 gennaio di ogni anno. che resta valida per tutto l’anno. Chi saltasse questa prima scadenza può recuperare entro il 30 giugno: in questo caso avrà addebitate in bolletta le rate del canone del primo semestre, ma sarà “salvaguardato” per il secondo. e che non hanno provveduto a inviare l’istanza di esenzione valida per tutto il 2024 entro lo scorso 31 gennaio.
La richiesta di esenzione è un’autocertificazione, con cui il richiedente dichiara sotto la propria responsabilità di non possedere apparecchi adatti alla ricezione televisiva nella propria abitazione principale, ossia, come specifica l’Agenzia delle Entrate “un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno”. Restano quindi esclusi pc, tablet e smartphone, che permettono sì di visualizzare i programmi tv, ma tramite internet e non decoder. Questi dispositivi, quindi, di non rientrano nella casistica sopra indicata e non devono pagare il canone tv.
L’autocertificazione di non-possesso va come detto presentata all’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione (disponibile online sui siti internet della stessa Agenzia o della Rai), da inviare online, pec o raccomandata senza busta.
Per completare il quadro, va ricordato che hanno diritto all’esenzione dal canone anche i cittadini ultra 75enni con un reddito inferiore a 8.000 euro. Per “reddito” va inteso quello percepito dal richiedente più eventualmente quello del coniuge o del soggetto unito civilmente; oltretutto nel nucleo non devono esserci soggetti conviventi titolari di un reddito proprio (ad esempio i figli).
Al contrario dell’esenzione per il non possesso, che deve essere presentata ogni anno, l’esenzione per gli over 75 non ha un limite temporale. Se cioè dopo il primo anno le condizioni di esenzione permangono (reddito inferiore a 8.000 euro), si può continuare a beneficiare dell’agevolazione anche nelle annualità successive, senza procedere alla presentazione di nuove dichiarazioni.
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(foto di Ajeet Mestry su Unsplash)