Una serata per riflettere sul futuro dell’Europa. Partendo da uno dei pochi angoli del nostro continente ancora esclusi dall’unione politica ed economica. È questo il significato, solo a prima vista paradossale, di “Sarajevo, Europa”, l’incontro pubblico promosso dalle Acli provinciali di Venezia e dall’Istituto Salesiano San Marco, con il patrocinio del Comune di Venezia, in programma venerdì 29 marzo alle 20.45 nell’aula magna dell’ISSM (via dei Salesiani 15, Gazzera-Venezia). Un incontro che si avvarrà della presenza di due autorevoli ospiti: monsignor Pero Sudar, vescovo ausiliare di Sarajevo e fondatore delle scuole interetniche per l’Europa, ed Ennio Remondino, già giornalista Rai e corrispondente di guerra dai Balcani.
L’intento, come sottolinea il presidente delle Acli veneziane Paolo Grigolato, è duplice. Da un lato rinsaldare lo storico legame tra Sarajevo e le Acli (e tra la capitale bosniaca e Venezia, in virtù del gemellaggio avviato nel 1994). Dall’altro concretizzare l’impegno promosso a livello nazionale dall’associazione, per promuovere momenti di approfondimento popolare sul tema dell’Europa in vista delle elezioni del prossimo maggio. “Con l’aiuto di monsignor Sudar e Remondino – spiega Grigolato – vogliamo promuovere una riflessione sul senso dell’Europa e sul futuro di questa casa comune. Lo faremo partendo proprio dalla realtà di Sarajevo e dai grandi temi – guerra e pace, dialogo interreligioso, nazionalismi e multiculturalismo – che contraddistinguono la storia e il presente di questa città e che rappresentano una sfida per l’Europa tutta. La nostra vocazione fortemente europeista, il nostro desiderio di promuovere una casa comune sempre più solida, aperta e popolare, ci spingono a cercare una risposta ad alcune questioni fondamentali. Quali pericoli si celano dietro ai nazionalismi, a volte non così distanti da quelli che meno di trent’anni fa hanno insanguinato l’ex Jugoslavia? Come e perché sognano l’Europa i popoli che, come i bosniaci, ancora ne sono esclusi? Cosa ha garantito e cosa può offrire l’Europa in termini di pace, libertà e sviluppo?”.
La collaborazione tra le Acli e l’ISSM non è casuale. Lo scorso novembre, infatti, tre classi quinte dell’istituto sono state accompagnate dalle Acli in un viaggio d’istruzione alla scoperta di Sarajevo. Da questa esperienza sono nati il Progetto Mir Sutra (“pace domani” in bosniaco) e il libro “Sarajevo, scuola di Pace” della giornalista Francesca Bellemo, che saranno presentati ufficialmente proprio nel corso della serata del 29 marzo. Attraverso Mir Sutra, le Acli puntano a coinvolgere gli istituti secondari della provincia di Venezia, proponendo l’organizzazione di viaggi d’istruzione a Sarajevo per accompagnare gli studenti a riflettere sui temi della pace e del dialogo attraverso una vera e propria lezione di storia a cielo aperto, basata sullo scambio con giovani sarajevesi e l’incontro con testimoni autorevoli. Il libro “Sarajevo, scuola di Pace” sarà utilizzato come strumento didattico negli incontri di preparazione alle gite, per permettere ai partecipanti di affrontare il viaggio con un adeguato bagaglio di conoscenze storiche, culturali e geografiche.
“La splendida esperienza vissuta con i ragazzi dell’ISSM – conclude Grigolato – sarà ripetuta ad aprile da un gruppo di studenti del Liceo Majorana Corner di Mirano. E con il prossimo anno scolastico contiamo di coinvolgere tante nuove classi e scuole, facendo incontrare una città densa di storia e ragazzi che di quella storia sono in gran parte ignari. Crediamo sia il modo migliore per far scoprire alle nuove generazioni che la pace e il dialogo sono le uniche strade possibili per un domani migliore”.