Importante scadenza fiscale in arrivo: si avvicina infatti il termine per il pagamento dell’acconto Imu, fissato quest’anno per venerdì 16 giugno. Una scadenza senza particolari sorprese: in linea generale la quota da pagare entro il 16 è infatti pari al 50% dei tributi versati nel 2022. Fanno eccezione gli immobili che, tra il 2022 e il 2023, siano stati oggetto di un cambio di utilizzo, con conseguente variazione dell’aliquota di riferimento, o di una compravendita, caso in cui occorre calcolare la ripartizione del tributo tra venditore e acquirente. Per il resto degli immobili, come detto, non c’è nessuna particolare novità.
Nei prossimi mesi bisognerà invece prestare più attenzione alla rata di saldo, in scadenza il lunedì 18 dicembre (la scadenza ordinaria del 16 dicembre quest’anno cade infatti di sabato). In quell’occasione dovranno infatti essere tenuti in considerazione gli eventuali cambi di aliquota deliberati dai singoli Comuni.
Al di là della variabile delle aliquote, le regole di applicazione dei tributi rimangono sempre le stesse. Ricordiamo in particolare che vige l’esenzione a favore delle abitazioni principali, ovvero quelle dove il possessore e la sua famiglia hanno stabilito la residenza anagrafica e la dimora fisica. Fanno eccezione le dimore di lusso accatastate in A1, A8 e A9, sulle quali il pagamento dell’Imu è dovuto, godendo comunque di una detrazione fissa pari a 200 euro. Rispetto a questa regola generale vanno poi considerate le esenzioni per l’immobile assegnato all’ex coniuge legalmente separato, per l’immobile degli appartenenti alle forze dell’ordine trasferiti per ragioni di servizio, nonché per gli occupanti (inquilini o comodatari) che abbiano comunque adibito l’immobile a loro abitazione risiedendovi e dimorandovi.
Si ricorda inoltre che è prevista la riduzione del 50% della base imponibile per le abitazioni concesse in comodato d’uso ai parenti in linea retta, a patto che il contratto di comodato sia registrato e che il comodante risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.
Tra le novità, da sottolineare quella introdotta dalla legge di Bilancio 2023, ovvero l’esenzione dal pagamento dell’Imu per i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato a tal fine regolare denuncia. L’altra novità è invece entrata già in vigore in occasione del saldo 2022 e riguarda la questione delle doppie residenze nel caso delle coppie coniugate. Dallo scorso anno è infatti tornata in vigore la doppia esenzione per le coppie che vivono e risiedono in case diverse, indipendentemente dal Comune nel quale si trovano, fermo restando che entrambe le case siano utilizzate come abitazione principale dai rispettivi coniugi.
Tutti gli sportelli Caf Acli della provincia di Venezia sono a completa disposizione per consulenze e per il calcolo dei tributi dovuti.