Sanità e disuguaglianze: nuovo aggiornamento dell’agenda della Fap Acli

Prosegue il lavoro di studio e approfondimento della Fap Acli Venezia sulla sanità. Dopo la pubblicazione nel 2019 della ricerca “Equità e sostenibilità del sistema sanitario – La sanità pubblica che ci è privata”, dopo la diffusione in occasione del congresso provinciale del 2022 dell’aggiornamento “Welfare intergenerazionale, sanità e disuguaglianze: oltre la pandemia”, l’agenda sulla sanità delle Federazione anziani e pensionati delle Acli si arricchisce di un ulteriore contributo. Il testo, intitolato “Una sintesi per la politica” e curato da Franco Marchiori, continua a seguire l’evoluzione della sanità pubblica in Veneto e in Italia, mettendo in luce i nodi problematici emersi con forza dalla pandemia e cercando di stimolare interventi per riaffermare il principio universalistico che regola il diritto alla salute.

“La sostenibilità del nostro stato sociale – si legge nella prefazione – richiede una solidarietà intergenerazionale  che tenga  conto dell’aumento della  crescita delle aspettative di vita e dell’invecchiamento della popolazione. In questo contesto va inserita la situazione della sanità, che può essere riassunta in una maggiore privatizzazione e nella conseguente strisciante deriva del principio universalistico. La pandemia ha fatto riscoprire la fondamentale funzione della sanità pubblica e la necessità di un maggiore finanziamento del Servizio Sanitario nazionale  in modo da rispondere alla  richieste di cura di tutti i cittadini.  Se questo non avviene, c’è chi ricorre alla sanità privata pagando di tasca propria. E chi non può sostenere queste spese aspetta i tempi sempre più lunghi delle liste di attesa, sperando che non ci siano rischi per la sua salute”.

Un cambio di rotta nell’investimento nella sanità pubblica è quindi più che mai necessario, “per rispondere più puntualmente alla domanda di sanità senza causare disuguaglianze, per formare le persone che operano nella sanità ed incentivare la loro permanenza nel pubblico, per attivare la medicina nel territorio, dalle case e agli ospedali di comunità”. Ogni ritardo nella attuazione di quanto proposto “può esasperare il clima di preoccupazione e di tensione, fino a provocare ingiustificati atti di violenza verso gli operatori sanitari più esposti nei servizi di emergenza, per i quali vanno disposte adeguate misure di salvaguardia”.

Da queste premesse si sviluppa l’analisi della situazione attuale, tra carenza di personale, in particolare di medici di famiglia, la crescita degli squilibri tra sanità pubblica e privata, i ritardi nell’approvazione della legge sulla non autosufficienza.

Il documento, il cui testo integrale è consultabile a questo link, sarà oggetto dell’intervento di Franco Marchiori all’incontro pubblico “Il diritto alla salute” in programma lunedì 6 marzo a Martellago.

(immagine da Freepik)

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