Con l’arrivo dell’estate, arriva per tutti anche il periodo delle ferie. Un momento di giusto e indispensabile riposo che però, nel caso dei lavoratori domestici, va gestito nel migliore nei modi, per evitare difficoltà alle famiglie e ai datori di lavoro.
Dal punto di vista normativo, i lavoratori domestici hanno diritto a 26 giorni l’anno di ferie retribuite (domeniche e festività escluse), indipendentemente dall’orario di lavoro svolto. Dal punto di vista più generale del rapporto di lavoro, è buona prassi che datore di lavoro e lavoratore domestico parlino insieme dei giorni di ferie da concordare e lo facciano con un po’ di anticipo rispetto al periodo poi stabilito. Da un lato è infatti giusto che il lavoratore possa organizzare le ferie così che, al suo rientro, possa riprendere la sua attività dopo aver recuperato al meglio le sue forze, cosa particolarmente importante considerato l’impegno richiesto dal lavoro di cura. Ma dall’altro lato è giusto anche che il datore di lavoro abbia la situazione chiara e possa così organizzarsi al meglio.
Da quest’ultimo punto di vista, si ricorda la possibilità di individuare un lavoratore in sostituzione, al quale proporre un contratto a tempo determinato. Per regolarizzare il nuovo rapporto di lavoro, il punto di partenza è che retribuzione, orario settimanale e mansioni sono le stesse del lavoratore domestico principale. È poi obbligatorio consegnare la lettera di assunzione contenente tutti i dettagli del contratto, compresa la scadenza, poiché si tratta a tutti gli effetti di un rapporto a tempo determinato. Il rapporto di lavoro deve essere poi registrato all’Inps indicando con attenzione quale contratto si va momentaneamente a sostituire. Questo permetterà al datore di non avere un aggravio sui contributi Inps da versare.
Sempre in vista del periodo estivo, alcune indicazioni anche per la gestione della festività del 15 agosto. In questa data, come in tutte le altre festività dell’anno, il lavoratore non è tenuto a prestare la sua attività, ma ha diritto di godere del giorno libero. Al lavoratore spetta dunque il completo riposo e il pagamento della normale retribuzione.
Se il giorno festivo coincide con il giorno libero, il lavoratore ha diritto a recuperare il suo riposo in un’altra giornata, oppure dovrà essergli retribuita la festività non goduta. Se invece il datore di lavoro chiede che il lavoratore svolga comunque la sua attività in un giorno festivo, dovrà liquidare il servizio con la normale retribuzione e l’aggiunta di una maggiorazione pari al 60% della retribuzione globale di fatto.
Caf Acli Venezia, tramite il proprio Sportello Colf e Badanti, è a disposizione per l’assistenza per la stipula e gestione di contratti di lavoro domestico. Per info e appuntamenti tel. 0415314696 (int. 7).