Accade spesso che una persona abbia svolto nel corso della sua vita differenti lavori, con il relativo versamento di contributi su fondi pensione diversi. In tali ipotesi, il momento della domanda di pensione è particolarmente importante, perché è possibile esercitare la cosiddetta “ricongiunzione”. In pratica si tratta di riunire tutti i periodi contributivi presso un’unica gestione, allo scopo di ottenere una sola pensione.
Nel caso non si opti per la ricongiunzione, anche una volta andati in pensione c’è comunque la possibilità di “recuperare”. Ai lavoratori dipendenti cui sia stata liquidata già una prestazione previdenziale principale viene infatti concessa la facoltà di chiedere la liquidazione della pensione supplementare.
Tale prestazione viene concessa in base ai contributi versati, a condizione che tali contributi non siano sufficienti per il riconoscimento di un autonomo diritto a pensione. L’Inps, pertanto, liquida una seconda pensione che va ad aggiungersi (da qui il termine “supplementare”) a quella principale già percepita.
Riassumendo, quindi, i requisiti per poter presentare domanda di pensione supplementare sono i seguenti:
– possedere l’età anagrafica prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia (67 anni secondo la normativa attuale);
– essere già titolare di una pensione “principale” e avere interrotto il rapporto lavorativo;
– avere almeno un contributo settimanale all’interno della gestione in cui viene richiesta la pensione supplementare.
Le sedi del Patronato Acli della provincia di Venezia sono a disposizione per consulenze previdenziali personalizzate e per l’assistenza in tutte le fasi di presentazione della domanda di pensione.