Tanto tuonò che alla fine… piovve davvero. Dopo anni di annunci, proroghe e rinvii, la fine del mercato tutelato dell’energia diventa realtà. Dal 2024 prima le forniture del gas (dal 1° gennaio), poi quello dell’elettricità (dal 1° aprile) saranno oggetto di una vera e propria rivoluzione, che porterà milioni di consumatori a dover scegliere un fornitore del mercato libero per le loro utenze.
La novità riguarderà appunto gli utenti che fino ad oggi non hanno mai scelto un fornitore sul mercato libero, pagando tariffe di luce e gas stabilite dall’Arera, l’Autorità per la regolazione del mercato dell’energia. Ora, con la fine del mercato tutelato, avranno tre alternative:
– passare al mercato libero scegliendo la tariffa proposta dal proprio fornitore
– passare al mercato libero rivolgendosi a un altro fornitore e stipulando un nuovo contratto
– in mancanza di una delle precedenti scelte, rientrare in automatico, senza alcuna interruzione nella fornitura, nelle cosiddette offerte Placet per le forniture di gas, o nel Servizio a tutele graduali per le utenze di energia elettrica. In sostanza, in entrambi i casi, le tariffe saranno determinate liberamente, ma le condizioni contrattuali definite dall’Arera.
C’è però un’importante eccezione, rappresentata dai cosiddetti “clienti vulnerabili”. Stiamo parlando in particolare di persone in condizioni di svantaggio economico (ad esempio coloro che già percepiscono i bonus sociali sulle bollette), soggetti con disabilità e over 75. Questi consumatori, se non sceglieranno un fornitore del mercato libero, resteranno nel servizio di tutela.
“La logica della riforma – spiega Patrizio Negrisolo, vicepresidente provinciale e regionale di Lega Consumatori – è apparentemente semplice: mercato libero, più concorrenza tra fornitori, prezzi più vantaggiosi per i consumatori. Ma la realtà, come sempre, è molto più complessa: basti pensare che milioni di consumatori dovranno districarsi tra le proposte di quasi 600 fornitori attivi in Italia. Al netto degli obblighi informativi imposti ai fornitori in questa fase di passaggio, anche tramite comunicazioni sulle bollette, si tratta di un momento certamente delicato”.
Cosa fare allora? “In generale – sottolinea Negrisolo – servirà un cambio di mentalità, allenandoci a controllare i consumi, a confrontare le offerte e, se conveniente, a cambiare fornitore, esattamente come abbiamo imparato a fare con gli operatori telefonici. Anche nel campo dell’energia, insomma, dovremo essere consumatori sempre più informati e consapevoli”. Un primo consiglio è quello di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dell’Arera, come il Portale Offerte, dove è possibile confrontare le offerte per le forniture di luce e gas, e il Portale Consumi, tramite cui monitorare i propri consumi domestici. Per consulenze e informazioni sui propri diritti di consumatori è poi possibile contattare la Lega Consumatori, l’associazione per la tutela dei consumatori delle Acli, telefonando allo 0418876029 o scrivendo a venezia@legaconsumatori.it.
Informativa a cura della Lega Consumatori Venezia nell’ambito del Programma della Regione del Veneto con i fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6/5/2022 – Iniziativa n. 2 “Informazione e Sensibilizzazione sui temi energetici per il Consumatore Veneto”