Per i modelli 730 è scattata l’operazione precompilato. Dal 20 maggio (con tempi dunque più lunghi rispetto allo scorso anno), dopo la fase preliminare di sola lettura iniziata il 30 aprile, partirà la fase operativa delle conferme o delle modifiche sui dichiarativi dell’Agenzia delle Entrate, e quindi dei successivi invii.
In sostanza, accedendo al sito dell’Agenzia, il contribuente potrà scaricare, verificare e rispedire autonomamente la propria dichiarazione, senza far riferimento ad un intermediario fiscale come il Caf Acli. Ma se Il 730 precompilato ha l’indubbio merito di cercare di rendere il fisco più vicino al cittadino, le regole fiscali nel nostro paese restano ancora molto complesse e non è semplice avere le competenze per controllare il precompilato, verificarne la correttezza e apportare eventuali integrazioni prima di rispedirlo all’Agenzia delle Entrate.
In primo luogo, la stessa procedura di accesso non è immediata: ricordiamo infatti che, per scaricare la propria dichiarazione precompilata, è necessario accedere al sito dell’Agenzia tramite SPID, CIE o CNS.
Inoltre, come detto, nella maggioranza dei casi occorre apportare modifiche o correzioni: negli scorsi anni meno di un quarto dei precompilati è stato confermato dai contribuenti senza modifiche. I motivi sono presto detti. Per quanto il livello di accuratezza dei precompilati sia andato via via perfezionandosi negli anni, l’Agenzia delle Entrate lavora pur sempre su un flusso di dati che le vengono trasmessi da soggetti terzi, quindi non è assicurato che tutto sia comunicato per tempo e ricompreso nel documento. Può mancare ad esempio la CU di un reddito o la fattura di una spesa medica, perché il datore di lavoro o la struttura sanitaria non li ha inviati per tempo all’Agenzia.
Chiaro che occorre distinguere caso per caso. Se per certi modelli con situazioni reddituali più facilmente “leggibili” potrebbe bastare un semplice click di conferma. Per altri, invece, contenenti situazioni più articolate, ad esempio con diverse CU o molte spese detraibili con più familiari a carico, ecco che un esame più dettagliato sul lavoro diventa necessario.
In questo quadro scegliere invece la strada del 730 ordinario, rivolgendosi dunque ad un intermediario, è sicuramente più sicuro. Rivolgersi agli operatori del Caf Acli significa ricevere una consulenza completa su tutti i benefici fiscali a cui ha diritto, caso per caso, il singolo contribuente, permettendo così di usufruire appieno dei vantaggi collegati al sistema di detrazioni e deduzioni previsto dalla legge. Un quadro, quest’ultimo che si evolve di anno in anno.
Ma c’è di più. Compilare e trasmettere la denuncia dei redditi tramite i nostri sportelli permette al contribuente di evitare qualsiasi tipo di rischio. Il Caf Acli si assume infatti la piena responsabilità di quanto presentato, sulla base della documentazione fornita dal contribuente. Ciò significa che, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare qualche errore, sarà a nostro carico il pagamento non solo delle sanzioni previste, ma anche degli interessi sulla maggiore imposta non versata. Nel caso del 730 precompilato, al contrario, tutte le responsabilità di eventuali errori restano a carico del contribuente.