Inaugurata nella sede delle Acli Provinciali di Venezia a Marghera il 15 marzo 2014 la mostra fotografica “Agorà”. La mostra, nata da un’iniziativa di Ipsia Venezia, che ha offerto un percorso di riflessione sul tema del rispetto delle persone e dell’ambiente e contro lo spreco e le ingiustizie sociali, tutti temi cari al mondo associativo delle Acli anche in preparazione, sulla scia delle continue esortazioni di Papa Francesco in una direzione di cambiamento, dell’Expo 2015 da titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
Un’occasione preziosa per la cittadinanza di riconoscere negli spazi della sede provinciale il luogo del confronto e del dialogo: una nuova Agorà. All’inaugurazione hanno partecipato il Presidente delle Acli di Venezia Mauro Papandrea, il Presidente Ipsia Venezia Paolo Grigolato, il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, il Direttore Caritas del Patriarcato di Venezia mons. Dino Pistolato, il Vicesindaco del Comune di Venezia Sandro Simionato e l’autore delle foto Francesco Dori.
L’Agorà nell’antica Grecia era il luogo della democrazia per antonomasia, lo spazio pubblico riservato alla vita sociale. Ed è proprio per questo che abbiamo deciso di allestire questa mostra fotografica proprio all’interno degli spazi Acli come un’occasione per ricordare che questa struttura, prima ancora di essere luogo di espletazione di servizi al cittadino, è sede dell’associazione e casa dell’impegno sociale.
Dall’inquinamento ambientale alle ingiustizie sociali, dalla crisi del lavoro allo spreco del cibo, gli scatti fotografici realizzati da Francesco Dori, un giovane che a causa di un’improvvisa disabilità ha scoperto nella fotografia un nuovo modo di guardare la realtà, sviluppano un percorso di riflessione su come stiamo rischiando di far saltare quel patto tra generazioni che ha consentito nel tempo di far progredire l’umanità migliorando la qualità di vita generale delle persone senza danneggiare la terra in cui viviamo.
Oggi il miglioramento esiste solo per pochi ed è uno sviluppo che non è sostenibile per il pianeta in cui viviamo, pianeta che per noi cristiani è dono di Dio. Di fronte a una società che sta smarrendo il valore del rispetto per le risorse del creato si è proposto attraverso una ventina di scatti uno sguardo nuovo, anche con l’aiuto delle parole di Papa Francesco che denuncia lo scandalo dello spreco del cibo come paradigma di una società che rischia di dimenticarsi dei bisogni dei più deboli.
La scelta di affrontare il tema dello spreco alimentare vuole poi essere un modo per iniziare una campagna di sensibilizzazione che ci condurrà come associazioni all’Expo 2015 di Milano, centrata proprio sul tema del cibo e della sussistenza alimentare. È la prima volta che l’esposizione universale andrà a ospitare la società civile all’interno dei padiglioni fieristici. Un modo -si spera- finalmente nuovo di provare a mettere assieme tutte le voci migliori per tentare di trovare le soluzioni che da tempo l’umanità invoca al dramma della fame nel mondo.
Tutto il materiale della mostra è stato prodotto con la collaborazione di Design Revolution Start Up Trevigiana, una tipografia che ha scelto di usare strumenti per produrre stampe in modo completamente ecologico. Si tenta in questo modo di proporre un consumo diverso delle risorse naturali e dello smaltimento dei rifiuti la nostra mostra fotografica agorà è attenta anche all’inquinamento.