Da fine novembre è entrata in vigore un’importante novità nella gestione delle indennità di disoccupazione Naspi. Una novità a cui i beneficiari devono prestare particolare attenzione, per non correre il rischio di vedere decurtato o addirittura di perdere il contributo.
Per capire meglio il quadro facciamo un passo indietro. Dal 2024, l’introduzione della piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) ha modificato il percorso dei beneficiari Naspi per favorire una maggiore integrazione tra politiche attive del lavoro e assistenza sociale. In sostanza chi presenta la domanda Naspi viene registrato sulla piattaforma, per permettere al sistema di monitorare e orientare il beneficiario verso politiche attive (es. corsi di formazione, tirocini) e opportunità lavorative.
Il beneficiario è tenuto quindi a partecipare agli incontri di orientamento con i Centri per l’Impiego; ad aderire al Patto di Servizio Personalizzato, che prevede impegni specifici per la ricerca attiva del lavoro; e infine ad accettare offerte di lavoro congrue, pena la perdita del beneficio.
Da fine novembre, chi richiede la Naspi viene automaticamente iscritto al SIISL tramite l’INPS, con decorrenza a partire dalla data di pagamento della prestazione. L’INPS trasmette al SIISL i dati del beneficiario, tra cui dati anagrafici, informazioni sulla domanda, contatti (residenza, PEC, email e cellulare). Tali dati possono essere aggiornati o corretti direttamente dall’utente sulla piattaforma SIISL accedendo tramite SPID o CIE.
L’aspetto più rilevante è che entro 15 giorni dall’inizio della prestazione, il beneficiario ha l’obbligo di accedere al SIISL (sempre con SPID o CIE) per compilare i dati necessari per la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), aggiornare il curriculum vitae e fornire informazioni utili per il Patto di Servizio Personalizzato.
La piattaforma ricorda la scadenza con un’email o sms. Se l’utente non adempie entro 15 giorni, riceverà un ulteriore sollecito per contattare il Centro per l’Impiego. Qualora il beneficiario non si presentasse al Centro per l’Impiego senza giustificato motivo, possono come detto essere applicate sanzioni, fino alla decurtazione o alla perdita contributo.