Come sta la sanità pubblica in Italia? Come affrontare il problema delle liste di attesa e della fuga dei medici verso il privato? Quali prospettive dalla riforma della sanità territoriale? Ancora una volta la FAP Acli Venezia torna ad affrontare il tema dell’evoluzione dello stato sociale, con un’attenzione particolare all’ambito sanitario. Venerdì 24 maggio a Mirano, in collaborazione con le Acli provinciali, con il locale Circolo Acli e con il Comune di Mirano, sarà presentato il nuovo report “Per una sanità in buona salute”, in cui sono esposte, nel contesto delle note criticità, una serie proposte tese a salvaguardare le caratteristiche fondamentali della sanità pubblica, a partire dal principio di equità alla base del Servizio Sanitario Nazionale.
A partire dalle 17.00, nella Sala Conferenze di Villa Errera (via Bastia Fuori 58, Mirano), interverranno Franco Marchiori, vicesegretario della FAP Acli Venezia e autore della ricerca; Andrea Martellato, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 3; Andrea Scarpa, medico di famiglia e delegato del Sindacato Medici Italiani, per un approfondimento sul rapporto tra medico e assistito nella sanità territoriale; Federico Caldura, assessore alla Programmazione e agli ATS del Comune di Mirano per un focus sulla nuova legge regionale di istituzione degli Ambiti Territoriali Sociali. A tutti i partecipanti sarà consegnato una copia del report “Per una sanità in buone salute”.
“La Fap Acli di Venezia – spiega il segretario provinciale Giorgio Sperni – segue ormai da tempo la situazione della sanità, con un percorso di ricerca e di proposta che si è concretizzato negli anni con diverse pubblicazioni e con la diffusione di periodici aggiornamenti tramite le “Agende Sanità”. Per proseguire questo impegno Franco Marchiori ha curato su un incarico della Segreteria questa nuova pubblicazione, con analisi e proposte per la salvaguardia della sanità pubblica e del diritto alla salute. Anche in questa occasione ci auguriamo di mettere a disposizione di tutti un utile strumento di riflessione e di condivisione delle aspettative”.
“Quando, con la riforma del 1978, venne istituito il Servizio Sanitario Nazionale – sottolinea il presidente delle Acli provinciali di Venezia Paolo Grigolato – non giunse al traguardo solo un procedimento legislativo. Fu infatti il punto di arrivo di un dibattito e di una condivisione che coinvolse l’intero paese, compresa la nostra associazione, determinando una pressione che poi fu accolta e interpretata dal legislatore, dando luogo ad una delle conquiste più importanti, in termini di diritti ed uguaglianza, nella storia dell’Italia repubblicana. Ma le conquiste, anche in termini di diritti, non sono per sempre. Quanto raggiunto va poi conservato, mantenuto, aggiornato ai nuovi bisogni, con uno sforzo che riguarda tutti. Oggi, a quarantacinque anni di distanza dalla nascita del SSN, la consapevolezza della preoccupante situazione della sanità pubblica in Italia è ormai generalmente diffusa tra i cittadini. Ed è proprio per questo che occorre tornare allo spirito originario della riforma del 1978. Riaffermando i principi su cui si basò. E ritrovando quella capacità di condivisione, analisi e spinta “dal basso” che sono alla base dell’esercizio della cittadinanza”.
(foto di Joshua Coleman su Unsplash)