Progetto Sta a Noi, nei primi sei mesi erogati oltre 400 mila euro di aiuti

428 mila euro di aiuti erogati. 246 famiglie e 29 imprese beneficiate. È questo il significativo bilancio dei primi sei mesi di attività del progetto “Sta a Noi”, promosso dalla Diocesi di Treviso e sostenuto da un’ampia rete di enti e associazioni (tra cui le Acli provinciali di Venezia), per rispondere concretamente alla crisi economica innescata dalla pandemia. I cinque sportelli di ascolto attivati sul territorio della diocesi sono divenuti rapidamente un punto di riferimento importante per tante persone in difficoltà.

Un risultato, afferma il Vescovo Michele Tomasi, che “è stato possibile grazie all’impegno capillare di molte persone e realtà che hanno messo a fattore comune il loro tempo, le loro risorse e le loro competenze, espressione di un territorio che nella concretezza di adoperi affinché nessuno resti indietro. È stata un’azione comunitaria che ci ha insegnato ad accorciare le distanze, a farci carico delle fragilità articolando i vari interventi in una logica di lavoro di rete, con un respiro profondamente comunitario”.

Tra i tanti numeri del rapporto semestrale, spiccano i 103.570 euro di donazioni ricevuti dal fondo, che sono andati a potenziare la dotazione iniziale di 550.000 euro derivanti dall’8 per 1000. “Il frutto più bello – sottolinea a tal proposito mons. Tomasi – è la consapevolezza che la responsabilità, la solidarietà e il lavoro di comunità sono il vero antidoto alle logiche dell’indifferenza e dello scarto”.

Rispetto ai territori veneziani della Diocesi di Treviso, nel Sandonatese sono stati erogati complessivamente 74.200 euro, nel Miranese 52.515. Ma tante altre cifre del report sono utili per capire come la crisi abbia messo in difficoltà le nostre comunità. Ad è esempio è evidente come siano stati soprattutto i lavoratori a subire le conseguenze economiche della pandemia. Tra coloro che si sono rivolti agli sportelli del progetto, il 56,7% ha tra 31 e 50 anni. E il 53% ha un’occupazione, il 25,5% addirittura a tempo indeterminato: segno che neanche il “posto fisso” è stato in questi mesi un riparo sicuro. I problemi principali sono legati, nel 58,1% dei casi, a spese legate alla casa, tra affitto, mutuo, spese condominiali e, soprattutto, bollette (26,1%), segno di come stia effettivamente avanzando il fenomeno della povertà energetica.

Il progetto sta ovviamente proseguendo anche in questo inizio 2022. “Desideriamo continuare ad abitare questa storia – conclude mons. Tomasi – non rinunciando mail al sogno di una umanità migliore. Lo dobbiamo alle persone fragili, lo dobbiamo alle nuove generazioni, lo dobbiamo a ciascuno di noi, perché siamo un’unica famiglia umana, intimamente e profondamente connessi con gli altri”.

Per chiedere un sostegno, occorre contattare gli sportelli d’ascolto inviando una mail (fondomiranese@diocesitreviso.it per il Miranese, fondosandonatese@diocesitreviso.it per il Sandonatese). La famiglia sarà ricontattata dagli operatori e accompagnata nella compilazione della richiesta di accesso al fondo, ricevendo anche un orientamento alle opportunità del territorio.

Per sostenere il progetto, è possibile versare una donazione sul un conto corrente dedicato presso Banca Etica, intestato all’associazione Servitium Emiliani Onlus che fa capo alla Caritas diocesana (IBAN IT19L0501812000000017039181, causale: offerta progetto Sta a Noi).

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