Referendum 8-9 giugno: approfondiamo i temi per votare con consapevolezza

Il prossimo 8-9 giugno saremo chiamati come cittadini a rispondere all’appello al voto per 4 referendum sul tema lavoro e per un referendum sul riconoscimento della cittadinanza italiana. Per approfondire l’importanza della partecipazione al voto e il significato dei referendum abrogativi, le Acli di Venezia e Azione Cattolica Venezia organizzano una serata pubblica per mercoledì 28 maggio a Mestre: appuntamento alle 20.45 al Teatro Kolbe, in via Aleardi 156.   

Per avvicinarsi con maggiore consapevolezza al voto, segnaliamo anche i dossier preparati dalle Acli nazionali, uno sui referendum sul lavoro e uno sul referendum sulla cittadinanza.

Riordiamo che il referendum sulla cittadinanza è l’espressione di un tentativo di semplificare il percorso di riconoscimento agli stranieri che risiedono nel nostro territorio italiano, riducendo a 5 anni di residenza il requisito necessario.

I quattro referendum sul lavoro riguardano invece:
la disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs act;
l’abrogazione del tetto massimo di indennizzo fissato per legge nei licenziamenti ingiustificati nelle piccole e medie imprese;
l’abolizione delle norme che hanno liberalizzato i contratti a tempo determinato;
l’abrogazione delle norme che escludono la responsabilità solidale dell’impresa committente in appalti e subappalti in caso di infortuni.

Temi che stanno tutti a cuore delle Acli, associazione dei lavoratori e delle lavoratrici, da anni attive in numerose campagne che mettono al centro “pace, lavoro e dignità”, denunciando un pericoloso indebolimento delle tutele sociali, la colpevolizzazione delle fragilità sociale, l’aumento delle disuguaglianze, il disinvestimento nelle politiche sociali, la disumanizzazione dell’economia, la deriva securitaria nella gestione delle politiche di accoglienza.

Le Acli invitano a votare sì al referendum sulla cittadinanza, in quanto riteniamo che attraverso il riconoscimento dei diritti di cittadinanza le persone provenienti da altri paesi possano diventare parte attiva della nostra società, contribuendo alla costruzione del bene comune. Il referendum rappresenta infatti un primo passo verso le proposte molto più ambiziose e aperte sostenute dalle Acli in questi anni sul tema della cittadinanza italiana. Proposte che mettevano fortemente in discussione le attuali leggi in vigore in materia di immigrazione e che auspicavano l’approvazione di una riforma radicale, a partire dallo Ius Soli, in nome di una maggiore integrazione, secondo i principi e nella direzione indicata dalla Costituzione, oltre che dalla Dottrina sociale della Chiesa.

Per i referendum sul lavoro le Acli non danno invece nessuna indicazione di voto, in quanto si ritiene che i quesiti vadano ad incidere su un quadro tecnico normativo che pare molto complesso e articolato. Resta comunque il forte invito a partecipare alla consultazione, per sfruttare appieno l’opportunità di partecipazione che lo strumento referendario offre e contribuendo così al rafforzamento della democrazia nel nostro paese.

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