Ripartiamo da 184mila. Se l’astensione ha bocciato i referendum dell’8-9 giugno, la partecipazione anche nella città metropolitana di Venezia è un dato da valorizzare per soccorrere una democrazia sempre più in pericolo. Il commento di Pierangelo Molena, presidente delle Acli provinciali di Venezia.
“Ancora una volta, dopo un voto nazionale, ci troviamo a commentare il fenomeno dell’astensione. Nell’occasione dei referendum questa è stata promossa come opzione possibile e auspicabile. Questo strumento di partecipazione, che richiede opportunamente una maggior attenzione al contenuto, rischia di essere seriamente danneggiato. E purtroppo può contagiare anche le altre consultazioni elettorali”.
“Nel territorio metropolitano – prosegue Molena – l’affluenza è stata del 28,37%, dal 15,86% di Jesolo al 34,05% di Spinea. In tutto 184.046 votanti su 648.766 elettori. Queste non sono fredde cifre, sono le persone che hanno scelto di partecipare, che hanno voluto esprimere la propria volontà. Sono 184mila cittadini delle nostre comunità che meritano ascolto e rappresentano il capitale democratico collettivo che sosterrà Venezia nella “riabilitazione democratica””.
“Tra qualche mese saremo chiamati a rinnovare il nostro Consiglio regionale. Lavoriamo fin da subito per trovare le giuste cure a questa infezione che sta continuando a colpire la nostra democrazia. Partecipazione e corresponsabilità o come abbiamo ascoltato recentemente fraternità devono tornare ad essere centrali nella nostra democrazia e nelle nostre istituzioni”.
“Noi, come Acli Veneziane – conclude il presidente delle Acli Veneziane – ci mettiamo a disposizione per questa opera di soccorso alla democrazia”.