Servizio Civile, le Acli Venezia cercano due volontari: domande entro il 10 febbraio

È uscito il nuovo bando del Servizio Civile per la selezione dei volontari che prenderanno servizio tra maggio e giugno 2023. per i giovani interessati scatta quindi il conto alla rovescia (termine ultimo il 10 febbraio) per presentare la propria candidatura. Presso le Acli di Venezia sono disponibili due posti, uno per ciascuno dei due progetti delle Acli nazionali a cui ha aderito la nostra sede provinciale.

L’opportunità è rivolta a giovani tra i 18 e i 28 anni, cittadini italiani, comunitari e non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. I volontari che saranno selezionati vivranno un’esperienza di impegno civile lunga dodici mesi, un’occasione per molti versi irripetibile di crescita umana ma anche professionale, come dimostra anche la testimonianza della nostra attuale volontaria Irene. Sono previste 25 ore di servizio settimanali ed un rimborso spese di 444,30 euro mensili. Le domande vanno presentate entro le ore 14 di venerdì 10 febbraio tramite l’apposita piattaforma online (per l’accesso occorre disporre delle credenziali SPID).

Di seguito una breve presentazione dei progetti che saranno attivati presso la sede delle Acli provinciali di Venezia a Marghera. Tutte le informazioni dettagliate sui progetti e sulla modalità di presentazione della domanda sono disponibili sulla pagina dedicata al Servizio Civile. Per maggiori informazioni contattare la segreteria provinciale (segreteria.venezia@acli.it, tel. 041.5314696, int. 8) o consultare i siti serviziocivile.acli.it e scelgoilserviziocivile.gov.it.   

Il progetto Di generazione in generazione punta a facilitare l’incontro tra gli anziani ed i giovani presenti al fine di combattere l’esclusione sociale, l’isolamento ed il digital divide generazionale. Le azioni previste (incontri per favorire gli scambi generazionali, corsi di alfabetizzazione digitale) sono volte in particolare a contrastare il divario digitale attraverso un rafforzamento delle competenze sulle tecnologie ed i nuovi strumenti di comunicazione e a diminuire la discriminazione delle persone in base alla loro l’età.

Il progetto La diversità come ricchezza punta a favorire l’integrazione degli immigrati al fine di ridurre le loro fragilità sociali. In particolare si agirà sulle competenze linguistiche e sociali per incrementare la partecipazione attiva dei cittadini stranieri; quindi si attiveranno corsi di lingua e di educazione civica italiana e si proporranno attività di conoscenza del territorio e dei servizi, proprio per facilitare l’accesso agli stessi. Infine, attraverso laboratori interculturali e attività di sensibilizzazione si cercherà di agire sulla “capacità di accogliere” delle comunità ospitanti..

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