Spese detraibili nel 730: quando scatta l’obbligo dei pagamenti tracciabili?

L’obbligo della tracciabilità per le spese detraibili nel 730 è in vigore ormai da oltre quattro anni. Eppure, come abbiamo potuto verificare in queste prime settimane della nuova campagna fiscale, sono ancora molte le persone che hanno dubbi su questo argomento, in particolare per quanto riguarda le spese mediche. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza.

Per prima cosa, ricordiamo che per spesa tracciabile si intendono i pagamenti effettuati utilizzando appunto metodi di pagamento tracciabili (bancomat, carta di credito/debito, bonifico bancario, bollettino postale, assegno, app di pagamento online). Tutte le spese, per poter essere detratte, devono seguire questa regola, tranne due eccezioni: le spese sanitarie sostenute presso strutture pubbliche o convenzionate e le spese per l’acquisto di farmaci e dispostivi medici. In questi casi, sarà possibile godere della detrazione del 19% anche per spese pagate in contanti e sarà dunque sufficiente presentare al Caf, come di consueto, scontrini, ricevute o fatture.

Attenzione: per le spese mediche si fa esplicito riferimento a strutture sanitarie pubbliche o convenzionate. Per cure e visite in regime privato, quindi, la detrazione sarà possibile solo se il pagamento è avvenuto con metodo tracciabile. Allo stesso modo, per poter essere detratte in sede di presentazione del 730, devono essere state pagate con metodi tracciabili tutte le altre spese ricomprese nell’articolo 15 del TUIR, il Testo unico dell’imposte sui redditi. Tra le principali e più frequenti ricordiamo:

  • spese sanitarie presso specialisti (dentista, oculista, psicologo, fisioterapista…)  
  • spese sanitarie presso strutture non convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale
  • interessi passivi e oneri accessori per mutui per acquisto immobili
  • erogazioni liberali in genere
  • spese per gli addetti all’assistenza personale (badanti) delle persone non autosufficienti
  • spese per la scuola (frequenza scolastica, istruzione universitaria, asili nido, mense scolastiche)
  • spese per la pratica sportiva dilettantistica di bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni
  • spese per l’acquisto di abbonamenti al servizio di trasporto pubblico
  • premi per l’assicurazione (vita, infortuni, morte, invalidità permanente)
  • spese veterinarie
  • spese funebri

Per godere della detrazione del 19%, queste spese devono essere state pagate con metodi tracciabili (bancomat, carta di credito/debito, bonifico bancario, bollettino postale, assegno, app di pagamento online). In sede di presentazione del 730, al Caf deve essere consegnata la fattura o ricevuta fiscale emessa dal fornitore del bene/servizio con indicato esplicitamente che il pagamento è stato effettuato con un metodo tracciabile. Se nella fattura o ricevuta manca questa annotazione, per godere della detrazione occorre presentare la prova cartacea che il pagamento è stato effettuato con un metodo tracciabile (ricevuta bancomat, estratto conto, copia del bollettino postale, del MAV dei pagamenti con Pago PA).  

A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la spesa è detraibile dall’intestatario della fattura o ricevuta anche se lo strumento di pagamento (bancomat, carta di credito, conto corrente, …) è intestato ad un altro soggetto.

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