Con l’inizio del nuovo anno scolastico, torna alta l’attenzione su contributi e detrazioni legati alle spese scolastiche. Una situazione particolare riguarda le spese per l’iscrizione e la frequenza degli asili nidi, a cui possono essere collegati due diversi tipi di beneficio. Da un lato il Bonus Nido, erogato dall’Inps, uno dei pochissimi contributi ancora in vigore dopo l’introduzione dell’Assegno unico, che ha “assorbito” tutte le altre forme di sostegno per figli a carico. Dall’altro lato la detrazione del 19%, a cui accedere tramite il 730, per tutte le spese legate “alla frequenza di asili nido pubblici o asili nido privati autorizzati o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche”.
Occorre subito specificare che le due misure non sono cumulabili. Come specificato in un’apposita circolare dell’Agenzia delle Entrate, chi gode del Bonus Nido erogato dall’Inps non può abbinarci la detrazione fiscale nel Modello 730. Questo perché è evidente che lo spirito della detrazione è quella di “premiare” un esborso che il contribuente affronta di tasca propria, mentre il pagamento al genitore di un assegno (il bonus appunto) per far fronte alle rette di frequenza del nido, esclude a priori l’ulteriore detraibilità delle stesse.
Considerato quindi che una cosa esclude l’altra, vediamo da che parte pende la bilancia della convenienza. La detrazione in 730 sulle spese di frequenza al nido viene fissata nella misura del 19% su un importo massimo di spesa pari a 632 euro per ciascun figlio che frequenta l’asilo nido: quindi lo “sconto” effettivo sull’imposta sarà pari al massimo a 120 euro a figlio (il 19% di 632 euro). L’ammontare massimo del Bonus Nido, invece, dipende dall’ISEE del nucleo famigliare: si va da un massimo di 272,73 euro con ISEE fino a 25 mila euro a un minimo di 136,37 euro con ISEE superiore a 40.001 euro, in ogni caso per 11 mensilità.
Tenuto allora conto che la detrazione massima cui si avrebbe diritto in sede di 730 è pari a 120 euro, mentre il bonus garantisce almeno un assegno da 136 euro mensili per 11 mesi, non c’è dubbio che in termini economici la convenienza penda tutta dalla parte del Bonus Nido.