L’identità digitale è ormai uno strumento ormai fondamentale per accedere ai servizi pubblici online in Italia. Lo Spid, in particolare, è diventato in pochi anni il metodo più utilizzato per entrare in piattaforme come INPS, Agenzia delle Entrate, Fascicolo Sanitario Elettronico e molti altri portali della pubblica amministrazione. Tuttavia, si stanno diffondendo notizie secondo cui lo Spid potrebbe presto diventare a pagamento. Uno scenario che ovviamente desta preoccupazione, ma che apre anche la strada a valide alternative già disponibili: una su tutte, la Carta d’identità elettronica (CIE).
Facciamo un po’ di chiarezza con l’aiuto del Punto Digitale Facile attivo presso la sede Acli di Marghera. Lo Spid è gestito dai cosiddetti “identity provider”, che possono essere società pubbliche (come Poste Italiane) o private. Attualmente, salvo rarissime eccezioni, questi fornitori chiedono un pagamento una tantum al momento dell’attivazione dello Spid. Poi però l’utilizzo e il rinnovo sono completamente gratuiti. Ora, in assenza di finanziamenti statali certi, alcuni fornitori stanno valutando, già da luglio, l’introduzione di tariffe per il rinnovo del servizio, una sorta di canone annuo da pagare per poter continuare ad utilizzare la propria identità digitale.
Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, l’accesso tramite Spid ai servizi digitali della pubblica amministrazione potrebbe non essere più completamente gratuito. E qui entra in gioco la CIE. La Carta d’identità elettronica, che sta gradualmente sostituendo il documento cartaceo, è infatti uno strumento riconosciuto a livello europeo per l’identificazione digitale. Con la CIE è possibile accedere a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione, proprio come con lo Spid.
Il vantaggio sta nel fatto che l’attivazione dell’identità digitale tramite la CIE è immediata e, soprattutto, gratuita: non sono previsti costi di attivazione, né tantomeno per l’utilizzo o il rinnovo. L’attivazione è semplice e può essere eseguita in pochi passaggi (consulta la guida). L’importante, al momento della richiesta e consegna del nuovo documento, è conservare i codici PIN e PUK. La prima parte viene consegnata direttamente all’anagrafe al momento del rinnovo della carta d’identità. La seconda viene invece trasmessa al momento della consegna della CIE.
I Punti Digitale Facile di Acli Venezia e Lega Consumatori (attivi a Marghera, Dolo e Zelarino) sono a disposizione per informazioni e assistenza gratuita per l’attivazione della CIE. Per appuntamenti tel. 0415314696 (int. 8), e-mail segreteria.venezia@acli.it.