Successioni, i Servizi Acli con te in ogni momento

Il momento della scomparsa di una persona cara è una fase delicata dal punto di vista umano e affettivo. Ma è anche il punto d’inizio di una serie di incombenze burocratiche che, proprio a causa della particolarità del momento, rischiano di essere ancora più difficili da seguire. Ai Servizi Acli è possibile trovare vicinanza e aiuto anche in queste occasioni. Di seguito presentiamo tutte le forme di assistenza che possono fornire i nostri Caf e Patronato (qui tutti i recapiti delle sedi in provincia di Venezia).

La prima questione da affrontare, con l’aiuto del Caf Acli, è la dichiarazione di successione. Si tratta di una denuncia fiscale con la quale gli eredi comunicano all’Agenzia delle Entrate il subentro nella proprietà di beni o capitali appartenuti al deceduto. In questo modo non solo viene calcolato l’importo delle imposte dovute sul valore dei beni ricevuti in successione, ma è possibile sbloccare i conti correnti intestati o cointestati al defunto, che vengono automaticamente bloccati al momento del decesso. La dichiarazione non è dovuta solo al verificarsi contemporaneo di tre condizioni. La prima, che l’eredità sia devoluta per legge al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto (genitori, figli e figli dei figli). In secondo luogo che il valore dell’eredità non superi i 100 mila euro e che la stessa non comprenda diritti su immobili da trascrivere. Al di fuori di questi casi, la dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide generalmente con la data del decesso.

Sempre dal punto di vista fiscale, il Caf Acli può fornire assistenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi della persona deceduta. Si tratta di un adempimento obbligatorio se il deceduto ha prodotto redditi nel corso dell’ultimo anno di vita e non sia esonerato dalla presentazione del 730. Ma è in ogni caso convenienti per gli eredi, laddove la persona scomparsa abbia sostenuto delle spese detraibili il cui rimborso, in assenza di denuncia dei redditi, andrebbe perso.

Infine altro aspetto molto importante è quello previdenziale, per il quale è possibile richiedere l’aiuto del Patronato Acli. Ai familiari di un defunto (in primis coniuge, figli minori e figli maggiorenni se studenti o inabili) spetta la cosiddetta “pensione ai superstiti”, che si concretizzerà in una pensione di reversibilità se il deceduto era titolare di una persona diretta, o indiretta se la persona deceduta era un lavoratore assicurato, non ancora titolare di pensione diretta ma che aveva maturato una soglia minima di anni di contributi. È opportuno richiedere la pensione entro cinque anni dalla data del decesso, affinché non si prescriva parte delle somme spettanti.

Sempre sul piano previdenziale, occorre prestare attenzione al rateo ereditario, le rate di pensione non riscosse dal pensionato al momento della morte e che spettano agli eredi. Può essere ad esempio il diritto al rateo della tredicesima mensilità, che sarebbe stato riscosso nel mese di dicembre. Oppure ulteriori competenze, come nel caso di arretrati dovuti a seguito di una riliquidazione della pensione spettante al defunto.

Iscriviti alla nostra newsletter

Procedendo con l'iscrizione dichiari di accettare i termini e le condizioni per il trattamento dei dati personali in base al GDPR 2016/679.