Un’estate di treni in ritardo: quando si ha diritto al rimborso? Come ottenerlo?

Mai come quest’anno spostarsi d’estate con i mezzi pubblici è un terno al lotto. Problemi che riguardano non solo il trasporto aereo, ma anche quello ferroviario. E che creano disagi e difficoltà a chi si muove per motivi di svago o di lavoro.

Proprio in queste settimane cancellazioni e ritardi dei treni sono all’ordine del giorno. A quali forme di indennizzo o di rimborso possono avere diritto i passeggeri coinvolti? Proviamo a rispondere con l’aiuto della nostra Lega Consumatori.

Fatta salva, in caso di cancellazione del treno per cause imputabili al vettore, la possibilità di richieste l’imborso integrale del biglietto, in caso di ritardi la legge prevede un indennizzo pari al 25% del prezzo deli biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti, che sale al 50% se il ritardo è superiore a 120 minuti.

Le modalità di richiesta variano però a seconda del vettore. Partiamo dal caso più semplice, quello di Italo, che non prevede la necessità di presentare alcuna richiesta. Nei casi sopra indicati, infatti, l’indennizzo verrà riconosciuto automaticamente entro 30 giorni tramite voucher o, se si è iscritti al programma Italo Più, su Borsellino Italo. In entrambi i casi la compagnia invierà un’e-mail dove comunica l’avvenuto indennizzo.

Nel caso di Trenitalia, invece, deve essere presentato un reclamo dopo 24 ore dal viaggio in questione ed entro un anno dallo stesso. La richiesta può essere presentata tramite le biglietterie in stazione, l’agenzia di viaggio presso cui è stato acquistato il biglietto, direttamente online tramite il form sul sito Trenitalia o al call center (solo per i biglietti acquistati con carta di credito tramite il call center o il sito trenitalia.com).

Il rimborso può essere richiesto in tre diverse forme. Può essere richieste un indennizzo in denaro o mediante il riaccredito sulla carta di pagamento utilizzata per l’acquisto. In alternativa è previsto il rilascio di un bonus, utilizzabili entro 12 mesi dalla data del viaggio. Infine può essere richiesta direttamente l’emissione di un nuovo biglietto per un importo pari al bonus spettante. Oltre alla regola generale, per i treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca l’indennità pari al 25% del biglietto (solo bonus, non denaro) è riconosciuta anche per ritardi tra 30 e 59 minuti. In ogni caso non vengono riconosciuti indennizzi di importo pari o inferiore a 4 euro.

Sempre nel caso di Trenitalia, anche per i reclami riguardanti il trasporto regionale, la Lega Consumatori è punto di riferimento per le cosiddette pratiche di conciliazione. In sostanza, se dopo 30 giorni dalla presentazione del reclamo non si è ottenuta risposta o se la risposta ricevuta non è valutata adeguata, il consumatore può rivolgersi alla Lega Consumatori per avviare la conciliazione e avere così una risposta definitiva alla propria richiesta. Per informazioni e appuntamenti tel 0418876029, e-mail: venezia@legaconsumatori.it.

Informativa a cura della Lega Consumatori Venezia nell’ambito del Programma della Regione del Veneto con i fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6/5/2022 – Iniziativa n. 1 “Sportelli aperti ai consumatori in ambito regionale”

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