Sono aperti i termini per la richiesta del nuovo voucher baby-sitting previsto dal Decreto Rilancio a favore delle famiglie con figli minori che hanno bisogno di aiuto in seguito alla sospensione dei servizi educativi a causa dell’emergenza coronavirus. Restano invariati i requisiti e le modalità di richiesta, novità invece per gli importi (da 600 a 1.200 euro) e le possibilità di utilizzo (con l’aggiunta dei centri estivi).
Partendo dalle conferme, ricordiamo che possono richiedere il voucher i lavoratori dipendenti del settore privato, parasubordinati e autonomi, dipendenti del settore sanitario (medici, infermieri, tecnici di laboratorio e radiologia, operatori socio-sanitari) e del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico
Il bonus potrà essere richiesto per i figli di età inferiore ai 12 anni, anche in caso di adozione e affido preadottivo. Illimite di età non viene applicato quando si è in presenza di figli con disabilità, iscritti a scuole di ogni ordine e grado oppure ospitati presso centri diurni assistenziali. Il beneficio non spetta quando l’altro genitore usufruisce di misure a sostegno del reddito (Naspi, congedo parentale, cassa integrazione, ecc.), è disoccupato o non lavoratore. Il voucher è inoltre incompatibile con il bonus asilo nido.
Infine è confermata la modalità di richiesta attraverso il libretto famiglia, attivabile direttamente dal sito dell’INPS utilizzando il proprio Pin dispositivo).
Rispetto alle novità, raddoppiano gli importi rispetto alla prima edizione. Per i dipendenti del settore privato, parasubordinati e autonomi,il limite massimo previsto è di 1.200 euro, che salgono a 2.000 euro per i lavoratori del settore sanitario, comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Attenzione: chi ha già usufruito del voucher istituito dal Decreto Cura Italia può presentare nuovamente domanda, ma in questo caso l’importo massimo erogabile sarà di 600 o 1.000 euro a seconda della tipologia di lavoro, in modo da rispettare la soglia massima di 1.200-2.000 euro.
Infine, come detto, il nuovo voucher può essere utilizzato anche per pagare fino al 30 luglio le rette dei centri estivi o di tutti quei servizi per l’infanzia destinati a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. In quest’ultimo caso, il genitore dovrà allegare la documentazione comprovante l’iscrizione e indicare ragione sociale e partita Iva del gestore del servizio, nonché la somma della spesa sostenuta. Quest’ultima sarà poi accreditata dall’Inps sul conto corrente del richiedente.